In francese, una «folie» può indicare un appezzamento di terra molto scosceso. Può indicare anche, tuttavia, «pazzia» e infatti l’impianto di una vigna in un appezzamento così scosceso può essere considerato folle. Il vigneto La Marquetterie è abbarbicato al fianco della collina ed è stato, per molti anni, coltivato dai monaci benedettini, tra i quali soprattutto Dom Oudart, uno dei padri fondatori dello Champagne.
«Folie» è inoltre un termine del XVIII secolo che indicava un casale di campagna un po’ trascurato, anche se elegante, con interni sofisticati e confortevoli, in cui l’aristocrazia e la borghesia amavano intrattenersi con saloni letterari e, talvolta, «feste galanti» di corteggiamento.
Primo «Champagne de Domaine» nella storia della Casa, questa cuvee è un blend di 45% Chardonnay e 55% Pinot Nero. Provenienti dal vigneto Folies che domina il castello della Marquetterie e da appezzamenti appartenenti ai viticultori Taittinger fin dagli albori, sono stati selezionati per la loro particolare ricchezza aromatica. Per la cuvee, dopo la vendemmia, viene utilizzata solo la prima spremitura. Ciascun appezzamento viene vinificato per piccoli volumi e, per alcuni lotti, in barrique di rovere. Il vino, infine, viene affinato lentamente in bottiglia per 5 anni fino a conseguire il suo perfetto equilibrio.
All’aspetto si presenta di colore giallo con accenti bronzei. L’effervescenza è sottile e delicata. All’olfatto, l’aroma intenso e fortemente fruttato con accenti di composta di pesca e albicocca è arricchito da note di brioche tostata e vaniglia. Al palato arriva pienamente corposo, morbido e fruttato, con una nota dominante di aroma di pesca gialla. La nota finale distintiva ed espressiva rilascia lievi accenni di legno. Champagne armonioso e molto aromatico, la cuvee Folies de la Marquetterie è l’accompagnamento perfetto per una cucina raffinata.
SCHEDA TECNICA